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7 Novembre 2019

Manovra 2020, le novità per energia e ambiente

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A fine Ottobre, il Consiglio dei Ministri ha approvato i due provvedimenti normativi che compongono la finanziaria, ovvero il decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” e il ddl sul bilancio di previsione per il prossimo anno e quello pluriennale (2020-2022).

 

Come si legge nel Documento programmatico di bilancio – il “riassunto” contabile dei due provvedimenti fornito alla Commissione Europea – l’obiettivo della Manovra 2020 è “preservare la sostenibilità della finanza pubblica”. Un target da raggiungere rilanciando nel contempo la crescita economica “nel segno della sostenibilità ambientale e sociale”.

 

Ed è proprio l’ambiente, nella dimensione del new green deal sponsorizzato dal Governo, a fornire uno dei capisaldi della finanziaria. Tra le principali misure messe nere su bianco nel Documento programmatico, appaiono una serie tagli ai sussidi ambientalmente dannosi e interventi fiscali di supporto alla transizione ecologica.

 

Nel dettaglio il testo riporta l’eliminazione, a partire dal 2021, del beneficio sul gasolio utilizzato per il trasporto di merci e passeggeri dei veicoli di categoria Euro3 ed Euro4 e introduce una carbon tax per prodotti inquinanti impiegati per la produzione di energia. Tra le novità in bilancio anche l’introduzione di un’imposta sugli imballaggi di plastica (aliquota 1 euro per kg) che entrerà in vigore dal 1° giugno 2020. Un pacchetto di interventi che, secondo i calcoli governativi, dovrebbe portare maggiori risorse per oltre 2 miliardi di euro.

 

Appartengono al capitolo energia, invece, le novità sulle detrazioni fiscali per l’edilizia. Tra le misure della manovra 2020 appare, accanto alla proroga degli ecobonus già esistenti per ristrutturazione, riqualificazione energetica e mobili, anche l’introduzione di un nuovo incentivo fiscale: il Bonus facciate, una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici che dovrebbe emette in vigore dal 2020.

 

Verranno inoltre istituiti due fondi per finanziare gli investimenti dello Stato e degli enti territoriali, per un ammontare complessivo di 50 miliardi per 15 anni, mirati a incentivare il rinnovo delle produzioni e degli impianti in uso, l’efficientamento e la riconversione dei processi produttivi e la transizione verso la Quarta rivoluzione industriale (digitalizzazione e intelligenza artificiale).

 

A ciò si aggiunge un terzo fondo per contribuire (con garanzie, debito o apporto di capitale di rischio) alla realizzazione di investimenti privati sostenibili assieme a risorse sotto forma di contributi e di incentivi.

 

Infine, è stata prevista l’estensione al triennio 2020-2022 dell’Iper-ammortamento, con una supervalutazione del 170% degli investimenti in beni nuovi, strumentali, materiali e ad alto contenuto tecnologico, “atti a favorire i processi di trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0 e in maniera sostenibile ed ecocompatibile”.

 

articolo tratto da http://www.rinnovabili.it/energia/manovra-2020-novita-ambiente/




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